In copertina: Ingresso dell’Accademia con “Il Trionfo della Scienza” di Vincenzo Dei (1816) affrescato sul soffitto dell’Aula Magna.
Gruppo ottocentesco di rigogoli preparati da Apelle Dei.
La citazione raccomandata di questo catalogo è la seguente:
Baccetti N., Cancelli F., Pezzo F. 2006 – Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici: catalogo delle collezioni ornitologiche. Tip. Senese, Siena, 196 pp.
Grafica e impaginazione: Arts & altro.
Foto di Bruno Bruchi.
Prezzo di copertina 30 euro + spese di spedizione 7 euro.
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L’antica collezione ornitologica dell’Accademia
dei Fisiocritici è attualmente ricca di 2874 esemplari,
appartenenti a 816 specie (un decimo circa di quelle esistenti
al mondo) ed ha un forte connotato regionale. Con la recente
catalogazione è possibile ricondurre gli esemplari
alle diverse raccolte di origine, evidenziando come il materiale
sia frutto di intenti diversi per ciascun lotto: l’eterogeneità
nella composizione della raccolta complessiva appare storicamente
molto significativa, riassumendo in sé approcci culturali
diversi che hanno caratterizzato negli anni la ricerca ornitologica
in Toscana. La perdita, per deterioramento o incuria, di alcune
centinaia di vecchi reperti, non inconsueta per la realtà
museale italiana, è bilanciata da oltre 500 nuovi preparati.
La collezione è infatti tuttora “viva”.
Il nuovo laboratorio riceve e allestisce per la conservazione
reperti che non sono più il frutto di un’intenzionale
sottrazione all’ambiente naturale (come talvolta in
passato è avvenuto per una quasi maniacale ricerca
delle rarità e delle anomalie), ma derivano da circostanze
diverse: sequestri seguiti da affidamenti giudiziari, ritrovamenti
casuali di vittime del traffico stradale o di impatti con
strutture aeree (cavi, ecc.), decessi avvenuti entro centri
di recupero, e così via. Una grande collaborazione
da parte del pubblico e delle Amministrazioni è ovviamente
necessaria affinché questo materiale confluisca nella
sede idonea e possa essere valorizzato. Questa dunque è
una ragione in più che rende la disponibilità
telematica del catalogo (aggiornato a tutto il 2005) un doveroso
riscontro e un riconoscimento dell’impegno della collettività.
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