Specifica per le malattie del fegato, dele vie biliari e del ricambio. L'acqua di Chianciano (Santa) è batteriologicamente purissima. L'acqua di Chianciano (acqua Santa) è famosa ed usata da moltissimi secoli. Essa ha azione specifica ed elettiva sul fegato, tanto sulle cellule, di cui regola le molteplici attività quanto sulla cistifellea e sui condotti biliari. Per questa sua azione, indiscutibilmente dimostrata dalla clinica moderna, l'Acqua di Chianciano esplica attività curative nei seguenti stati morbosi: 1. Calcolosi biliari (per la cui cura oggi si può dire che sia un rimedio specifico). 2. Colecistiti varie non calcolose e angiocoliti, specie croniche. 3. Uricemia e malattie del ricambio. Per queste malattie curare il fegato significa fare la vera terapia causale e non già una terapia sintomatica. 4. Postumi della malaria e alterazioni emocrasiche epatiche. Uso: L'acqua di Chianciano è un vero medicinale. Non è purgativa. Si prende al mattino a digiuno, scaldata a bagnomaria sino a 30° per periodi di 20 giorni alla dose media di 500 gr al giorno (1/2 bottiglia). E' utile cominciare e finire con un purgante: indicata l'Acqua Ativa purgativa, oppure una dose dei Sali di Chianciano che sono regolatori delle funzioni epatiche. La cura a domicilio va fatta anche per stabilizzare gli effetti ottenuti colle cure speciali alle sorgenti. Autorizzata la vendita con Decreto del Ministero degli Interni n. 134 del 15/12/1928 e Decreto Ministero Sanità n. 1016 del 20/3/1969. Analisi chimica e chimico-fisica del 12-10-1967: Istituto Superiore di Sanità in Roma (prof. Bruno Visintin). Analisi batteriologica del 15 gennaio 1928: (prof. G. Gasperini e certificato del Laboratorio d'Igiene e Profilassi della Prov. di Firenze 20 Luglio 1929). |