La collezione, composta da 39 esemplari, è stata donata all’Accademia nel 1862 dal Conte Ferdinando Pieri-Pecci dei Marchesi Ballati-Nerli di Siena.
Si tratta di una collezione rappresentativa di litotipi provenienti dal compartimento di Perugia.
Nel Registro delle donazioni (1861, foglio 177), Attilio Tassi scrive: "Raccolta di Alabastri e Marmi del compartimento di Perugia consistente in 39 tavolette bene squadrate e ridotte a pulimento una faccia delle quali a lustro, ciascheduna tavoletta è munita d'un cartellino indicante il nome volgare del Marmo etc. e la località ancora". Analoga descrizione è riportata nella relazione a stampa, letta dallo stesso Tassi nella pubblica tornata generale del 7 settembre 1862 in qualità di direttore del Museo de' Fisiocritici.
Nel Catalogo di questa collezione sono mantenuti i nomi dell’etichetta originaria posta sull’esemplare, nomi che di norma coincidono con la località di provenienza. Questa coincidenza porta a identificare con lo stesso nome litotipi di varietà diverse. Le dimensioni medie di ciascun esemplare sono di 10 x 7 x 1,5 cm.
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