La Collezione è stata donata nel 1862 dall’Ing. Girolamo Tarducci e dal Prof. Pellegrino Bertini.
Girolamo Tarducci, senese, socio dell'Accademia dei Fisiocritici e di altre Accademie, è stato Ingegnere capo delle ferrovie senesi; Pellegrino Bertini, fiorentino, è stato Segretario del Comitato Senese per l'Esposizione Italiana.
Nel Registro delle donazioni (foglio 121) è precisato che la collezione risulta da due donazioni. Quella di Tarducci è così descritta: "Circa ottanta pezzi a metà lavorati di Travertini e pietre ornamentali del Compartimento senese". La donazione di Bertini (foglio 115) consiste in "Circa cento pezzi tra minerali, rocce, pietre ornamentali, torba, lignite compresi alcuni mattoni galleggianti di farina fossile, del compartimento Senese".
Nell’archivio dell’Accademia è conservato il manoscritto anonimo, datato 1862, “Catalogo dei Marmi e delle Pietre Ornamentali della Provincia Senese donati dai Sigg. Ingegnere Girolamo Tarducci e Prof. Pellegrino Bertini”. Si tratta, in realtà, non di un catalogo vero e proprio, ma di un’elencazione di 195 esemplari di cui vengono indicate le località di provenienza. L’autore è, probabilmente, Attilio Tassi, al tempo direttore del Museo.
Attilio Tassi, nella sua relazione di direttore del Museo, letta nella “pubblica tornata generale” del 7 settembre 1862, così descrive la collezione: "Una numerosa raccolta di Travertini, di Marmi, di Alabastri e di altre pietre ornamentali, di Ochre, di sabbie, di Formelle di farina fossile, Lignite, Torba ecc. propri di questa provincia." (Tassi A. 1862).
Gli esemplari della collezione attualmente esposti sono 81, cioè un numero ridotto rispetto a quello della collezione originaria, al fine di evitare la reiterazione di esemplari analoghi e tenendo conto dello spazio espositivo disponibile nelle vetrine.
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