La collezione, formata e donata dall’Ing. Paolo Bignon verosimilmente negli anni dal 1854 al 1856, si compone attualmente di 21 esemplari.
Un antico cartello da ostensione, non databile, riporta: “Collezione dei minerali costituenti i filoni metalliferi del Campigliese formata e donata dal sig.re Ing. P. Bignon”.
Un documento di archivio anonimo, anch’esso senza data, riporta la sua consistenza in 40 esemplari.
Nella maggior parte degli esemplari è incollata un’antica etichetta scritta in francese, verosimilmente apposta contemporaneamente alla formazione della collezione. Ciò rende anche assai probabile che la raccolta abbia avuto il contributo di esperti di scuola francese, quali gli ingegneri minerari M. L. Simonin e F. Blanchard, che nella seconda metà dell’Ottocento hanno diretto le attività minerarie del Campigliese. L’Ing. Blanchard ha sicuramente avuto contatto con l’Accademia, poichè allo stesso si deve anche la donazione di esemplari provenienti dalla miniera del Bottino.
Nel catalogo è riportata la denominazione originaria scritta in francese che attesta la storicità della collezione. Per completezza viene riportata anche la denominazione posta sull’etichetta scritta da Giulio Gori negli anni Trenta del Novecento.
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