Può capitare di assistere alla nascita di un minerale anche se i tempi per la sua formazione possono essere molto lunghi, ben superiori a quelli della vita umana. Nella concavità di una costa rocciosa, dove ristagna l’acqua del mare, si può osservare il progressivo sviluppo di un minerale fino all’acquisizione della sua forma cristallina: l’irraggiamento solare fa evaporare l’acqua determinando un aumento della concentrazione dei sali in soluzione; dalla soluzione, divenuta sovrassatura, si separa il salgemma (cloruro di sodio), comunemente noto come sale da cucina. Gli ioni di cloro e di sodio presenti nello soluzione si aggregano secondo uno disposizione regolare nelle tre direzioni dello spazio: si ha lo sviluppo di un cristallo, a partire da dimensioni infinitamente piccole, fino ad arrivare a dimensioni tali da poterne apprezzare la forma geometrica ad occhio nudo, forma che risulta ragguagliabile a quella di un cubo. E’ possibile riprodurre il fenomeno artificialmente, con opportuni accorgimenti, facendo evaporare una soluzione in cui è stato disciolto del sale da cucina. Si giunge, in questo modo, ad una sostanza cristallina, ma non ad un minerale vero e proprio, poiché all’origine dei minerali concorrono solo processi naturali.
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