Annotazione E’ il Talco una Pietra composta di sottilissime laminette lucide, e alquanto pieghevoli di colore d’Argento, o di Oro, tal’ora verdastro, e qualche volta ancora nero. Vedesi altresì spesso nelle Pietre a guisa di piccole squamme d’Oro, o d’Argento, delle quali dette Pietre sono asperse, o pure trovasi in forma di polvere, siccome sono un vero Talco quelle particelle lucide a guisa di Polvere cristallina, che si osservano nelle arene, nelle terre, ed in alcune pietre. Conviene con l’Amianto, in quanto ancor esso resiste alla forza del fuoco, in cui né si fonde, né si calcina, né perde il colore; per asserzione però di alcuni mescolato con doppia dose di Borace, si liquefà ad un grado estremo di fuoco. Non ha alcun uso nella Medicina, benchè da alcuni temerariamente si proponga per le dissenterìe, per lo sputo di sangue, e per il flusso dell’Emoroidi. Si prattica dalle Donne in più maniere per conservare la bellezza del loro volto, e particolarmente coll’arrovire più volte il Talco nel fuoco, ed altrettante estinguerlo nell’acqua fredda, con che si riduce facilmente in polvere impalpabile di colore d’Argento, macinandolo sopra il Porfido, colla qual polvere ne formano poscia le loro pomate. Moltissime sono le operazioni tentate dai Chimici per cavare l’Olio dal Talco ad oggetto di fissare con esso il Mercurio, o di trasmutare il Rame in Argento; Ma sono stati inutili tutti i loro tentativi, imperochè se alcuna cosa si cava dal Talco, che abbia somiglianza con l’Olio, questa è un prodotto non già del Talco, ma delle cose, che vi aggiungono per l’operazione. Dicesi ancora, che a motivo della sua resistenza al fuoco, e per essere facile a tagliarsi col ferro in varie forme, se ne facciano da alcune Nazioni i vasi per servizio delle loro Cucine. |