Annotazione Viene annoverato il Carbon fossile fra corpi bituminosi, e chiamasi con questo nome per la simiglianza, che ha nel colore, nella sostanza, e nell’ uso col carbone preparato dal Legno, al pari del quale brucia, e si accende. Esso non è altro, che una terra rara, e spugnosa, e intimamente impregnata di copioso sugo bituminoso. Dal Carbon fossile distillato se ne cava prima la flemma, dopo uno spirito sulfureo un poco acro, a cui succede un’ olio sottile, e in appresso un’ olio più crasso, che va al fondo, dipoi con forza maggiore di fuoco si cava un sale acido simile al Sale di succino, restando in ultimo una terra nera, e leggiera. Lo spirito estratto comparisce bianco, ma col progresso del tempo diviene rosso-oscuro, e mescolando con esso lo spirito di Nitro, si sveglia l’ effervescenza, ed il liquore si turba; se poi vi si unisce la calcina, esala uno spirito volatile, che ferisce gravemente le Narici. L’ olio crasso spira odore di solfo minerale, e tinge di nero l’ Argento, indizio manifesto di solfo; ed il sale acido sveglia delle bollicine d’ aria nello spirito di Sale Ammoniaco, le quali si uniscono nel fondo del vaso. Da tutto ciò comparisce, che il Carbon fossile è un composto di terra rara, e spugnosa, di parti oleose, sulfuree, acidule, ed alcaline sottilissime. Il dilui vapore tramandato in atto di bruciare è molto grave, e puzzolente, ma attivissimo a purgare il Corpo Umano, ed il sangue dall’ eccessiva umidità, e preservarlo dalla coruttela, e dalla putrefazione. Mostra l’ esperienza essere questo vapore un sicuro correttivo dell’ Atmosfera umida, e meno ellastica, e si giudica un preservativo dalla Peste, dai mali Epidemici, e contagiosi, se però detto vapore è troppo denso, e copioso, riesce nocivo, poiché risecca i polmoni, restringe le di lui vessighette, logora i Piombi, e i ferri delle finestre, e inaridisce gli Alberi, e le Piante de’ Luoghi circonvicini. |